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Si realizza il sogno di Nicole Cooke: CAMPIONESSA OLIMPICA!


10.8.2008




Ce l'ha fatta: quella tanto sospirata vittoria veramente importante che sognava e cercava disperatamente da tanti, troppi anni, finalmente è arrivata. La britannica Nicole Cooke è la nuova campionessa olimpica su strada grazie ad un’infinita e soffertissima volata che le ha permesso di anticipare di forza la svedese Emma Johansson e la brillantissima Tatiana Guderzo, autrice di una prova generosissima.

Com'era prevedibile, la corsa si è trascinata avanti stancamente durante la prima parte del percorso prevalentemente pianeggiante. Tutte ad aspettare l'impegnativo circuito finale da ripetersi due volte e così non si produce nessun vero attacco ma solo qualche sussulto delle combattive atlete russe. Attorno al 70esimo chilometro il primo vero attacco di giornata è firmato proprio da una russa, Alexandra Burchenkova, tentativo comunque di breve durata.
Si entra nel circuito finale ed a circa 43 chilometri dal traguardo scatta decisa un'altra russa, l'atleta della Fenixs Natalia Boyarskaya. Il gruppo sta a guardare e così il vantaggio cresce rapidamente fino ad attestarsi attorno al minuto. Dietro si mettono in evidenza varie atlete come Amber Neben, Trixi Worrack, Modesta Vzesniauskaite, Emma Pooley e poi in discesa Christine Thorburn. Finita la lunga discesa è subito la super scalatrice britannica Emma Pooley a creare il vuoto. Poco dopo anche Tatiana Guderzo lascia il gruppo principale per raggiungere la britannica, ed a breve anche la Boyarskaya. Dietro non lasciano fare e così il trio di testa viene presto riassorbito dal sempre meno numeroso gruppo di testa. Ci prova subito la kazaka Zoulfia Zabirova, poi l'austriaca Söder, e quindi ancora la Zabirova con a ruota l'eterna francese Jeannie Longo, ma l'azione più risoluta è promossa dall'incontenibile vicentina Tatiana Guderzo, a dir poco sensazionale in salita.

Si ricomincia così a scendere per l'ultima volta verso la zona del traguardo. Dal gruppo principale si staccano quattro atlete, Christiane Söder, Linda Villumsen, Emma Johansson e Nicole Cooke, tutte buone passiste che in poche centinaia di metri vanno a raggiungere l'azzurra al comando. Nel quintetto di testa si forma subito un'ottima intesa mentre dietro tira quasi solo la Germania. Il vantaggio diventa presto piuttosto importante, prima quindici poi venti secondi: pare ormai certo che le medaglie olimpiche andranno a tre di queste cinque fuggitive. Il quintetto sfreccia veloce sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, curva a destra e vialone finale tutto in leggera salita. Da questa ultima curva Nicole Cooke esce molto male ed è costretta subito a rincorrere ma si riporta prontamente a ruota delle altre. La volata è ormai lanciata: Villumsen e Söder alzano subito bandiera bianca, mentre ai 250 metri parte come una furia la gallese Nicole Cooke. Questi ultimi metri sembrano non finire mai per la fuoriclasse britannica ed ai 50 metri dal traguardo Guderzo e Johansson sembrano vicinissime, ma alla fine Nicole Cooke trova ancora la forza per rilanciare ed imporsi chiaramente davanti alla svedese ed all'italiana.

L'incontenibile felicità di Nicole può esplodere: uno, due, sei urli di gioia per celebrare la vittoria più prestigiosa della sua carriera, una carriera che ha visto tante vittorie e momenti felici ma anche alcuni momenti amari, un po' per i problemi fisici che l'hanno spesso frenata, ed un po' per alcune brucianti sconfitte mal digerite dalla fuoriclasse gallese, vedi mondiali di Madrid e Salisburgo. Se è vero che Nicole in carriera ha vinto molto, è anche vero che al suo palmares mancava ancora quel successo veramente di peso che non può e non deve mancare ad una grande campionessa come lei, e così quest'anno ha deciso di sacrificare buona parte della stagione per arrivare al massimo della condizione ai giochi olimpici di Pechino. A differenza degli ultimi anni anche il contesto di corsa era ben diverso, dal momento che in passato la gallese era sempre stata troppo sola quando aveva vestito la maglia della nazionale britannica mentre quest'anno ha avuto al suo fianco due ottime spalle quali Sharon Laws ed Emma Pooley. Una formazione britannica quindi mai così forte e che ha avuto in Nicole la leader naturale, un'atleta che ha nel suo DNA il desiderio di essere la numero uno, e che questa volta finalmente ha potuto guardare tutte le altre dall'alto della sua preziosissima e meritatissima medaglia d'oro olimpica.

L'ordine d'arrivo
  1. Nicole Cooke (Gran Bretagna) 3.32.24 (35.706 km/h)
  2. Emma Johansson (Svezia)
  3. Tatiana Guderzo (Italia)
  4. Christiane Söder (Austria) 0.04
  5. Linda Villumsen (Danimarca) 0.09
  6. Marianne Vos (Olanda) 0.21
  7. Priska Doppmann (Svizzera)
  8. Paulina Brzezna (Polonia)
  9. Edita Pucinskaite (Lituania)
  10. Zoulfia Zabirova (Kazakistan)
  11. Jolanta Polikeviciute (Lituania)
  12. Julia Martisova (Russia)
  13. Christel Ferrier-Bruneau (Francia)
  14. Maryline Salvetat (Francia)
  15. Noemi Cantele (Italia)
  16. Min Gao (Cina) 0.28
  17. Leigh Hobson (Canada)
  18. Nicole Brändli (Svizzera)
  19. Anna Sanchis (Spagna)
  20. Trixi Worrack (Spagna)
  21. Susanne Ljungskog (Svezia)
  22. Yevgeniya Vysotska (Ucraina) 0.31
  23. Emma Pooley (Gran Bretagna)
  24. Jeannie Longo-Ciprelli (Francia) 0.33
  25. Kristin Armstrong (USA) 0.43
  26. Anita Valen De Vries (Norvegia) 0.53
  27. Modesta Vzesniauskaite (Lituania)
  28. Joanne Kiesanowski (Nuova Zelanda)
  29. Oenone Wood (Australia)
  30. Grete Treier (Estonia)
Mercoledì mattina (5:30 ora italiana) alcune delle atlete che hanno corso la gara su strada saranno impegnate nella prova a cronometro, occasione di rivincita per le sconfitte, pensiamo in particolare alle tedesche, sulla carta fortissime ma oggi sempre sulla difensiva, alle americane, decisamente quotate contro il tempo ed infine all'olandese Marianne Vos, oggi solo sesta e mai nel vivo della corsa.




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