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Girodonne, quinta tappa: un’incredibile Giorgia Bronzini (Safi-Pasta Zara) sfiora il successo


8.7.2009


Maurizio Fabretto: “Finora meritavamo di più!”


“E’ un Girodonne finora sfortunato per noi, meritavamo di più!”. Maurizio Fabretto, patron della Safi-Pasta Zara, sintetizza così i primi sei giorni delle sue atlete al Girodonne 2009.
“E’ da domenica che la sorte non ci dà una mano - continua Fabretto -. Nella cronometro partita da Pontedera, Diana Ziliute, tempi intermedi alla mano, stava andando fortissimo, era tra le prime, quando all’inizio della rampa finale di Santa Maria a Monte è caduta la catena della bici e addio sogni di gloria. Lei, Diana, c’è rimasta male perché era convinta di fare benissimo. Inoltre, una rottura del manubrio ha impedito ad Alona Andruk di conservare la maglia bianca di miglior giovane conquistata 24 ore prima a Pratolino di Vaglia. Il giorno seguente, terza tappa, quella dell’arrivo sul temutissimo Monte Serra, Elena Berlato aveva le gambe per fare bene. Ma nella prima salita ha forato due volte, ha perso tempo e morale e ha mollato. Ieri, poi, a Porto S. Elpidio doveva essere la giornata di Giorgia Bronzini. La squadra ha lavorato benissimo per portarla alla volata finale, però, proprio sul più bello, la piacentina è stata chiusa dai due treni Columbia e Cervelo, ha perso la pedalata e non ha potuto far altro che chiudere al quarto posto, delusissima. Anche oggi, nella quinta tappa, tutta molisana, da Fossacesia (Cheti) a Cerro al Volturno (Isernia), il copione si è ripetuto. La Bronzini è stata fantastica, ma non è bastato. Lei, che doveva stare coperta, è andata in fuga poco dopo metà gara con Cantele, Teutenberg, Corneo, Hohl e Martisova. Addirittura Giorgia è transitata per prima sotto il traguardo del Gran premio della montagna a Rionero Sannitico, quando mancavano 17 chilometri dall'arrivo. Sappiamo tutti che la Giorgia è una velocista, ma oggi aveva talmente tanta rabbia in corpo per l’esito della volata di ieri che si è inventata scalatrice. E con che risultati… Nulla ha potuto, però, nello strappo finale. C’erano tratti al 16%, per giunta in pavè. Una salita durissima che ha bloccato quasi tutte, meno la Cantele che è andata a vincere. Ma Giorgia era subito dietro, seconda, a 6”, indomita. Che gara ha fatto oggi la Giorgia! - conclude Fabretto - Tutto questo mi fa ben sperare per i prossimi giorni. Con una Bronzini in questo stato di forma, tutto è possibile. Sfortuna permettendo!”.

Domani, giovedì 9 luglio, sesta tappa: da Cerro al Volturno (Is) a S. Elena Sannita (Is), km 119,300. Il Girodonne terminerà domenica 12 luglio con la nona tappa.

Ufficio stampa Safi-Pasta Zara


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