Gp Liberazione, tris servito con i colori dell’iride
26.4.2011
La campionessa del mondo Giorgia Bronzini ritrova la via del successo a Crema
Questa volta tocca a lei, alla regina di Geelong 2010. Sul traguardo amico di Crema, Giorgia Bronzini infila il colpo di reni vincente nell’affollato epilogo del Gp Liberazione e brinda alla prima vittoria stagionale in la maglia iridata arrivata per lo più sulle strade italiane. A Crema aveva già fatto centro nel 2009 e 2007. Sul traguardo sono piombate quasi la 27enne piacentina, la tricolore Baccaille e la Andruk in rimonta. Il guizzo vincente battezzato dal fotofinish è stato quello della campionessa del mondo griffata Forno d’Asolo-Colavita.
“La squadra ha fatto un lavoro davvero eccezionale per portarmi allo sprint – ha dichiarato l’iridata appena scesa di bici -. E’ da po’ che cercavo la vittoria. Tra Belgio e Olanda c’ero andata vicino più volte. Se oggi sono riuscita a rompere finalmente il ghiaccio è merito di tutte le mie compagne. Le ringrazio personalmente una per una perché hanno sempre corso nelle prime posizioni dal primo all’ultimo km. Poi la prima vittoria con questa maglia è arrivata in una gara che mi ispira e piace davvero molto. Quindi questo giorno ha un gusto ed una emozione davvero molto particolari”.
Al settimo cielo anche il team manager Franco Chirio: “Si è verificato quello che avevo previsto - tiene a precisare – Come domenica scorsa in Olanda alla Ronde Van Gelderland le ragazze hanno lavorato esclusivamente per Giorgia, con la differenza che questa volta siamo stati un pizzico più fortunati o meno sfortunati. Fate voi. Oggi non potevamo sbagliare. Hanno neutralizzato tutte le fughe e organizzato un “treno” davvero formidabile che nel volatone finale ha permesso alla nostra campionessa di esprimersi al meglio. Pauliukaite ha lavorato costantemente davanti come in Olanda. Borgato e Guarischi sono sempre state vicine a Giorgia. Mentre dalla seconda parte di gara anche le altre si sono messe a sua completa disposizione, compiendo un altro capolavoro tattico. Con questa garanzia possiamo guardare con una certa sicurezza ad uno dei più importanti obiettivi della stagione che si chiama Giro d’Italia. Le ragazze della MCipollini sicuramente ci impensierivano, ma poi è uscita la rimonta della Andruk che Giorgia con abilità e astuzia è riuscita ad arginare”.
Poi Chirio chiosa sulla questione radioline: “Non potere comunicare con le atlete in corsa è altamente penalizzante, anche per la sicurezza. Però noi ci siamo inventati un sistema per aggirare l’ostacolo che ha funzionato”. Si tratta una triangolazione mobile formata dal ds Contiero fermo a bordo strada che comunica direttamente con Chirio in ammiraglia e le ragazze in gruppo.
Ufficio Stampa Chirio-Forno d'Asolo
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