Altra perla di Emma Pooley a Cittiglio - fuga solitaria di 70 km!
28.3.2011

La prima prova di coppa del mondo, il Trofeo Binda di Cittiglio (Varese), è stata dominata dalla britannica Emma Pooley (Garmin Cervélo), già vincitrice su queste strade nel 2008 ed autrice anche quest'anno di una lunga fuga solitaria. Sul secondo gradino del podio l'onnipresente svedese Emma Johansson (Hitec UCK) mentre terza si è classificata l'olandese Annemiek Van Vleuten (Nazionale Olandese).
Ancora una volta tocca parlare di una sensazionale impresa firmata Emma Pooley. L'ennesima fuga solitaria, e che fuga...circa 70 chilometri in perfetta solitudine contro rivali di grande valore. Ancora una volta avversarie impotenti di fronte al folle coraggio ed incredibile potenza di questa terribile piccola britannica: un vero incubo per chi deve correrci contro.
Emma Pooley in fuga ormai non fa più notizia, ma pure in questa occasione l'azione che ha proposto è stata tutt'altro che scontata e banale. Ci si poteva aspettare che attaccasse sull'inedita salita della Grantola...Emma ha sì forzato l'andatura, facendo già una buona selezione, ma probabilmente ha solo testato le forze delle avversarie, visto che a quel punto mancavano ancora 90 chilometri. Ci si poteva aspettare che una scalatrice come lei ci provasse in salita, ovvero sul GPM di Orino da affrontarsi quattro volte nella seconda parte del percorso, ma per Emma nulla è scontato, e così, ad una settantina di chilometri dal traguardo, in un tratto apparentemente innocuo, la fuoriclasse inglese ha messo il turbo guadagnando in pochissimo tempo un margine davvero importante. Il vantaggio si è pure avvicinato ai tre minuti prima di decrescere lentamente alquanto inutilmente. Si sa ormai troppo bene come non si debba lasciare spazio alla campionessa del mondo in carica a cronometro, ma ancora una volta le avversarie nulla hanno potuto per contrastare la sua infinita marcia trionfale. Ennesima dormita delle inseguitrici o ennesima dimostrazione di forza della Pooley? Chi la segue da molto tempo non potrà non aver notato quanto "fuori di testa" siano state alcune delle sue incredibili azioni vincenti: torniamo un po' indietro nel tempo ripercorrendo alcune sue memorabili vittorie.
Nel lontano 2007 andò in fuga al Thüringen Rundfahrt (importante gara a tappe tedesca) percorrendo ben 90 chilometri in solitaria e giungendo al traguardo con quasi cinque minuti di vantaggio sul resto del gruppo.
Nel 2008 arrivò il suo primo guizzo al Trofeo Binda, quando soprese tutte le migliori atlete al mondo con un'altra fuga, questa volta "solo" di un terzo di gara.
Nel 2009 giunse la prima vittoria in maglia Cervélo al GP Costa Etrusca, quando nella breve salita finale Emma scavò un abisso sulle avversarie, prima di cadere un paio di volte in discesa, venire ripresa, ma trovando infine ancora la forza per sfuggire ed imporsi.
Ma la sua impresa più folle e, per quanto si sappia, davvero unica, la realizzò in coppa del mondo a Montreal quando Emma andò in fuga dopo neanche un chilometro, facendosi in pratica TUTTA la corsa in fuga, un'impresa che andrebbe impressa in maniera indelebile nella storia di questo purtroppo snobbato ciclismo femminile.
Rimaniamo ancora nel 2009 ed ancora in coppa del mondo, questa volta a Plouay, per ammirare un'altra autentica opera d'arte di questa sublime artista del pedale che ai meno 53 dal traguardo decise di attaccare atlete del calibro di Vos, Cantele e Johansson proponendo uno, due, cinque e forse più attacchi durante sette chilometri prima di sfinire letteralmente le avversarie, andare in fuga e farsi gli ultimi 46 chilometri da sola, giungendo al traguardo con oltre due minuti sulle avversarie.
Il 2010 è ormai storia recente ed è stato un po' l'anno della consacrazione di Emma, con ben undici vittorie ottenute, tra cui mondiali a crono, Tour de l'Aude, Freccia Vallone, Trentino, campionato nazionale (con una bellissima azione da finisseuse a sopresa nel finale) ed ancora una entusiasmante vittoria solitaria a Plouay.
Mi scuseranno le altre valide campionesse se dedico tutto questo spazio ad Emma Pooley, ma quando è ispirata e realizza azioni di questo genere, l'unica attrice protagonista della corsa è lei, mentre le altre si riducono a semplici comparse, e ciò detto assolutamente senza disprezzo, ma costatando semplicemente quanto questa britannica sia unica nel panorama ciclistico internazionale.
A Cittiglio abbiamo in pratica assistito a due corse distinte, quella solitaria dell'inglesina e la combattuta lotta per il secondo posto nella quale ha avuto la meglio la sempre brillantissima Emma Johansson (Hitec UCK), già tre vittorie in stagione e anche quest'anno una delle favorite per la conquista della coppa del mondo. Terza, l'olandese Annemiek Van Vleuten, un po' la vice Marianne Vos, la grande assente di Cittiglio a causa della concomitanza con i campionati del mondo su pista della sua Olanda. Appena fuori dal podio l'altra olandese Martine Bras (Dolmans Landscaping) e la statunitense Shelley Olds (Diadora-Pasta Zara). Migliore atleta italiana, Elena Berlato (Top Girls Fassa Bortolo), 12esima, poi Tatiana Guderzo (SC Mcipollini Giambenini), 19esima, e Noemi Cantele, 22esima, compagna di squadra della vincitrice nella Garmin Cervélo, formazione che si è sempre mostrata molto forte e che alle spalle della Pooley ha controllato la corsa egregiamente.
La coppa del mondo 2011 è ormai lanciata e fra pochi giorni si tornerà nuovamente a battagliare, questa volta lungo i mitici muri in pavé del Giro delle Fiandre dove nel 2010 si impose un po' a sorpresa la belga Grace Verbeke.
Ordine d'arrivo Trofeo Binda 2011
- Emma Pooley (GBR) Garmin-Cervélo 3:08:17
- Emma Johansson (Swe) Hitec UCK 1.32
- Annemiek van Vleuten (Ned) Nazionale Olandese
- Martine Bras (Ned) Dolmans Landscaping
- Shelley Olds (USA) Diadora-Pasta Zara
- Chantal Blaak (Ned) AA Drink-Leontien.nl
- Judith Arndt (Ger) HTC-Highroad
- Grace Verbeke (Bel) Nazionale Belga 1.33
- Pauline Ferrand-Prevot (Fra) Nazionale Francese
- Lucinda Brand (Ned) Nazionale Olandese
Le foto della corsa

Davide Ronconi
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