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Presentazione BePink Cogeas 2017

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A Cittiglio trionfa la campionessa del mondo Elizabeth Armitstead

Presentazione Team Servetto 2016

[Foto] Ciclocross - EKZ CrossTour Meilen

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Valcar-PBM: ecco le convocate per la Semana Valenciana

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Presentata la Michela Fanini 2017

Presentato il Team Aromitalia Vaiano Fondriest

Presentazione Trofeo Alfredo Binda e trofeo Da Moreno



Oggi è il compleanno di:


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Tre mesi al trofeo Alfredo Binda


30.12.2009


la Coppa del Mondo, scontro diretto fra le italiane e le migliori straniere

Mancano appena tre mesi al trofeo Alfredo Binda e alle forti emozioni che la gara, valida quale prima prova di Coppa del Mondo, suscita sempre fra appassionati, tifosi e sportivi d’Italia. Tutte le migliori squadre, selezionate in base alla graduatoria stilata dall’Unione Ciclistica Internazionale, arriveranno a Cittiglio alcuni giorni prima per prendere confidenza con il clima ma soprattutto con il percorso che la Cycling Sport Promotion ha reso ancora più avvincente confermandone la fiosofia di fondo ma aumentandone la spettacolarità a vantaggio del pubblico e delle protagoniste della corsa. Nei prossimi numeri di Rosacittiglio entreremo nei dettagli e cercheremo di scoprire i segreti del nuovo tracciato, grazie alla testimonianza delle migliori atlete.

Intanto Marianne Vos, l’olandesina volante vincitrice nel 2009, ha già ricominciato a vincere. Per adesso nel ciclocross ma c’è da giurare che il prossimo 28 marzo la Vos prenderà il via per bissare il successo. Questa volta, però, troverà un paio di ostacoli in più. E saranno ostacoli italiani. Il primo sarà Tatiana Guderzo, la campionessa del mondo che lavorerà sodo per presentarsi molto competitiva. L’altro grosso ostacolo sarà Noemi Cantele, che vivrà il 2010 nel segno della consacrazione internazionale defi nitiva dopo la medaglia d’argento e di bronzo conquistate sul palcoscenico iridato. Sulla spinta dei loro successi in Italia si registra una forte ripresa. Nel 2010 il numero di gare junior donne è ripreso a salire in quasi tutto il territorio e c’è una squadra professionistica maschile che, sul modello straniero, ha deciso di varare una squadra femminile. E’ un segnale molto importante per tutto l’ambiente.

A Cittiglio, però mancherà Fabiana Luperini, l’atleta pisana ultima italiana ad alzare le braccia al cielo nel trofeo Alfredo Binda. Era l’anno 2000. Ora la Pantanina ha lasciato l’attività agonistica a 36 anni non ritenendosi più competitiva. Ci mancherà moltissimo e mancherà molto alle migliaia di sportivi che, grazie a lei, hanno vissuto gioie intense.

I volontari, gente speciale

Nella macchina organizzativa della Coppa del Mondo di ciclismo, una parte importante l’avranno i volontari ed è mio dovere ringraziarli tutti. Queste persone mettono a disposizione il proprio tempo libero nei diversi ruoli utili a coprire tutte le necessità. Vorrei cominciare i ringraziamenti con i miei più stretti collaboratori. Il loro impegno è esemplare; loro curano tutti gli aspetti tecnici che questo evento richiede; sono encomiabili perchè il giorno dopo la manifestazione praticamente cominciano già a pensare alla prossima. Poi ci sono quelli che cominciano dieci/quindici giorni prima dell’evento con il recupero dei materiali. Queste persone si affiancano agli operatori che montano le strutture e preparano le varie zone della manifestazione. Il giorno prima della gara entrano in azione i volontari assegnati all’accoglienza tecnica. Per formare poi l’esercito di circa 200 il giorno della gara arrivano i volontari che sono dislocati sul percorso e nella zona di arrivo, partenza e alle altre attività utili al corretto svolgimento dell’intera manifestazione. Nei prossimi giorni saranno convocati tutti quelli che hanno dato l’adesione alla gara di Cittiglio, il prossimo 28 Marzo 2010; a loro assegneremo i compiti e daremo le disposizioni su come dovranno operare. Ho citato poco delle attività dei volontari ma credetemi, il loro contributo è molto importante oggi per la perfetta riuscita di una manifestazione.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI
Mario Minervino


Tra Valcuvia e Luinese
sedici i comuni del percorso della Coppa del Mondo; un piccolo tesoro


Rispetto agli anni scorsi, l’edizione 2010 del Trofeo Binda abbraccerà un territorio più vasto. Ben 16 i comuni interessati lungo quella Valcuvia che ospita ogni giorno le fatiche di cicloamatori d’ogni età: dalla veterana Cittiglio, tradizionale sede di partenza e arrivo, alla debuttante Luino, che per la prima volta abbraccia la corsa. Cittiglio per i ciclofi li è anzitutto il paese di Alfredo Binda: al campionissimo, che qui tutti chiamano semplicemente “il Binda”, è dedicato lo straordinario museo dei cimeli, nei pressi della stazione ferroviaria, che ha superato quota 30mila visitatori. Vale la pena di dare un’occhiata alla chiesa cinquecentesca di San Giulio e al tempietto romanico di San Biagio. Tra le bellezze “profane” meritano la frazione montana di Vararo, il mitico passo del Cuvignone e le tre cascate formate dal torrente San Giulio, facilmente raggiungibili con uno dei tanti sentieri che si snodano da Cittiglio, suggestive mete di gite da marzo a ottobre.

Attraversando Brenta si giunge a Casalzuigno, uno dei paesi più affascinanti della zona. Tra le attrazioni spiccano Villa Della Porta Bozzolo e la frazione di Arcumeggia. La prima, dimora nobiliare cinquecentesca, è un gioiello del Fai: nelle sale finemente affrescate, nei rustici ben conservati e nei magnifi ci giardini all’italiana da febbraio a novembre vengono allestite varie mostre. Arcumeggia, arroccato sulle pendici del Monte Nudo, è il più importante paese dipinto italiano: a partire dal 1956 maestri di fama mondiale, da Aligi Sassu a Remo Brindisi, si sono alternati nell’affresco dei muri delle case, creando un inimitabile museo d’arte contemporanea a cielo aperto, che si visita semplicemente scarpinando col naso all’insù nelle ripide viuzze ciottolate. Consigliata la sosta alla Via Crucis di piazza Sant’Ambrogio e alla Casa del Pittore, senza dimenticare il panorama mozzafiato. Si giunge così a Cuveglio, centro più antico e capoluogo della valle, abitato già da popolazioni palafi tticole. Qui ci sono l’eremo di Sant’Anna; la torre civica medievale, inserita nel sistema di fortificazioni contro le scorrerie dei barbari; e l’esotico Museo del Sud-Ovest Americano, che nella frazione di Cavona raccoglie i reperti dei nativi americani e dei pionieri collezionati da Enzo “Larry” Vescia nel corso dei suoi viaggi: 300 pezzi esposti nell’ex asilo infantile, aperto la domenica pomeriggio.

A Cuvio, antico capoluogo della valle, vale una visita il centro storico, con il seicentesco Palazzo Cotta-Litta-Arese. Poi si possono respirare l’atmosfera d’altri tempi dei mulini, quella suggestiva dell’area archeologica, quella agrodolce di un ambiente che ispirò a Piero Chiara uno dei suoi più famosi racconti. Supera- te Cassano Valcuvia, Mesenzana (borgo millenario che conserva testimo- nianze della passata “grandeur”: il Comune allestisce ancora, a richiesta, cerimonie nuziali in stile medievale), Brissago Valtravaglia e Germignaga (teatro nel 1276 di una battaglia campale tra Visconti e Torriani per il dominio del ducato di Milano, polo dell’industria tessile nell’800, oggi attraversata dalla pista ciclabile che costeggia il fiume Margorabbia), non prima di aver sbirciato il Monte San Martino (scenario nel 1943 di una famosa e tragica battaglia fra truppe tedesche ed eroici partigiani), eccoci a Luino, la più succosa novità dell’edizione 2010. A questo centro turistico affacciato sul lago Maggiore sono legati grandi letterati (Piero Chiara, il poeta Vittorio Sereni, il premio Nobel Dario Fo) e personaggi dello spettacolo (Massimo Boldi, Enzo Iacchetti, Francesco Salvi). Tra i monumenti, da vedere il santuario quattrocentesco del Carmine e l’oratorio seicentesco di San Giuseppe. Il mercato settimanale del mercoledì, istituito nel 1541 da Carlo V, richiama frotte di clienti da tutta Europa.

Doppiato il Verbano, sulla via del ritorno il plotone incontra Rancio Valcuvia (notevoli il centro storico e le numerose edicole devozionali) e sale verso Brinzio: qui meritano una capatina la cappella della Madonnina protettrice dei ciclisti e il Museo della cultura rurale prealpina. Toccando Castello Cabiaglio (caratteristiche le abitazioni in pietra e le stradine selciate), il plotone si avvierà verso l’anello corto, che deciderà il Trofeo Binda. Protagonisti di questa fase i comuni di Azzio (da vedere l’originale chiesa seicentesca dell’ex convento francescano, monumento nazionale), Orino (borgo d’arte dominato dalla rocca, dove secondo la leggenda nel 389 d.C. gli ariani in fuga combatterono con le truppe milanesi, e dai ruderi del forte, situati su una punta del massiccio del Campo dei Fiori) e Gemonio (con la splendida chiesa romanica di San Pietro e il Museo Floriano Bodini di arte contemporanea). Nell’intera Valcuvia, infi ne, sono ancora visibili le chiare tracce di camminamenti e fortificazioni della Linea Cadorna, realizzata durante la Prima Guerra Mondiale nell’infondato timore di un’invasione austro-tedesca attraverso la Svizzera.

Ufficio Stampa - Start Communication


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