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Intervista a Laura Pisaneschi


3.2.2009




Nata il 23 febbraio 1982, la riminese Laura Pisaneschi si prepara ad affrontare la terza annata consecutiva con la formazione trevigiana Top Girls Fassa Bortolo. Laureata in Scienze Motorie, atleta polivalente con un passato da ciclocrossista e da campionessa italiana su pista nella corsa a punti, Laura si affaccia al 2009 con la speranza di avere una stagione un po' più fortunata di quella appena trascorsa.

Come ti sei avvicinata al ciclismo e che ricordi hai delle tue primissime gare?
Mi sono avvicinata al ciclismo grazie ai miei fratelli, sono stati loro a portare questo sport in famiglia. Andavo sempre a vedere le loro gare, così non appena i dirigenti del Pedale Riminese mi hanno vista, diciamo che mi hanno "ingaggiata" subito all'età di 7 anni. Ero l'unica femmina nella società ma questo non mi spaventava. La mia prima gara è stata nella categoria G2 a S. Giovanni in Marignano, me lo ricordo come se fosse ieri...Primo (il mio DS) che mi spiegava come dovevo fare e mi faceva forza alla partenza...mi vengono i brividi se ci penso...ero agitatissima, ma subito dopo il via la tensione si è trasformata in grinta e ho tagliato il traguardo per prima! Poi in seguito purtroppo Primo è venuto a mancare e il mio DS personale è diventata Marghe, la mia mamma! Credo che tutti la conoscano per la "Signora che scrive tutto", sì perché lei ad ogni mia gara annotava (e lo fa tutt'ora) qualsiasi cosa, chi è in fuga, chi si stacca, come sono posizionata e ordine d'arrivo. Devo ringraziare lei e tutta la mia famiglia se ho continuato a correre perché se non ci fossero stati loro credo che avrei smesso presto e invece grazie ai sacrifici di tutti sono ancora qui che pedalo!



Soddisfatta di come è andata la stagione appena trascorsa?
Della stagione appena trascorsa non c'è tanto da dire, solo che la sfortuna ha perseguitato la squadra per tutto l'anno. Io personalmente ho iniziato in sordina a causa di una brutta influenza poi dopo essermi ripresa ho ottenuto un piazzamento in Svizzera, ma subito dopo mi è venuta una tendinite al ginocchio e me la sono portata dietro quasi per tutto il resto della stagione.

Cosa ti aspetti invece dalla tua terza annata tra le file della Top Girls?
Questo è il terzo anno alla Top Girls (anzi il quarto, già nel 2002 ho corso per questa Famiglia) e sono estremamente felice e grata che Lucio Rigato mi abbia dato la possibilità di continuare a correre quando nel 2007 ero rimasta senza squadra. Mi auguro che per il 2009 la sfortuna si sia dimenticata il nostro indirizzo, così potremo finalmente esprimere le nostre potenzialità in pieno, ne abbiamo bisogno, soprattutto per il morale di tutta la società a partire da Lucio e Berto i super DS, Patrizia, Cristina, tutto il resto della famiglia e gli sponsor! Io spero di riuscire a fare qualche bel risultato, sia per me personalmente, che per tante altre persone che vedono ogni giorno i sacrifici che bisogna fare per fare questo sport! Incrociamo le dita! :-)

Ti sei già trovata con le tue compagne di squadra nel periodo natalizio nelle Dolomiti e poi ancora ad inizio gennaio. Buone le impressioni del nuovo gruppo?
La impressioni sul nuovo gruppo direi che sono buone, abbiamo avuto già modo di conoscerci e mi sento un po' la chioccia essendo la più grande. Comunque sono molto contenta delle nuove arrivate, si sono inserite bene nel bel gruppo che c'era già prima, sono ragazze che hanno voglia di imparare e soprattutto mettono in pratica i consigli e questa è la soddisfazione più grande.

Corri tra le elite ormai da diversi anni. Da quando hai iniziato, hai notato particolari cambiamenti nell'ambiente, nel bene o nel male? Sei ottimista riguardo al futuro del ciclismo femminile?
Per quanto riguarda il ciclismo femminile in generale, mi sento di fare un appello a qualsiasi ditta, impresa o azienda di investire anche su di noi e non solo su altri sport più di risalto come il calcio; perché ogni anno si fa sempre più fatica a trovare sponsor che ci supportino e risulta quindi difficile affrontare una stagione ad alti livelli e gareggiare in tutto il mondo.

Parlaci un po' della tua attività nel Pedale Riminese, società ciclistica nella quale sei cresciuta.
La mia attività nel Pedale Riminese ha l'obbiettivo di far rimanere uniti i bambini e i ragazzi più grandi anche durante il periodo invernale, in modo che non si perdano di vista e inizino a conoscere i nuovi inserimenti, così tra una corsetta, un gioco, un po' di attività motoria generale e tante risate rimane vivo lo spirito di gruppo.

Correggimi se sbaglio: non mi pare che ci siano molte cicliste elite della tua regione. Si intravede qualche possibile promessa romagnola del futuro?
Sì, nella mia regione non siamo numerose e in Romagna sono l'unica, ma spero ce ne siano tante in futuro, non voglio fare nomi ma secondo me ci potrebbe essere qualche promessa ad oggi, tutto sta nella buona volontà, voglia di fare tanti sacrifici e passione...se mancano questi ingredienti è difficile andare avanti. Anche quando correvo io c'erano diverse ragazze e qualcuna anche più forte di me, ma io ho iniziato il mio ventesimo anno di attività loro si sono fermate molto prima. Comunque credo ci potrà essere un futuro sia per la Romagna che per l'Emilia, sì perché anche in Emilia ho la possibilità di valutare il vivaio del ciclismo femminile, in particolare nella Polisportiva Molinella, (società dei genitori del mio moroso) grazie alla quale ho potuto effettuare il tirocinio per conseguire la Laurea in Scienze Motorie, e credo che anche lì ci siano delle buone speranze.

Quali sono i percorsi tipici dei tuoi allenamenti?
Non ho dei percorsi tipici in particolare, sono sempre vari...non si direbbe dai miei risultati, ma mi piacciono le salite, o forse me le faccio piacere a forza di farle :-) comunque una cosa che mi piace tantissimo, quando mi alleno a casa, è finire l'allenamento sul lungomare...è molto rilassante e mi sembra di recuperare prima le fatiche!

Quali sono i momenti più belli e più brutti che hai vissuto da ciclista?
Beh senza dubbio il momento più bello da ciclista è stata la vittoria del Campionato Italiano nella corsa a punti a Busto Garolfo; una maglia inaspettata in assoluto e quindi una gioia immensa. Di momenti brutti ce ne sono stati, o meglio di periodi, ma io trovo che siano stati d'aiuto per il mio sviluppo nello sport e nella vita, perché è con le difficoltà che si migliora e si cresce.



In gruppo ti vediamo sempre sorridente. Felice di correre o sei così sorridente anche nella vita di tutti i giorni?
Sono felice di correre, ma sono sempre sorridente anche nella vita di tutti i giorni. La vita è già difficile per conto suo perché viverla con il muso?! Cerco di prendere le cose con più serenità possibile e se c'è qualcosa che non va mi si legge subito in faccia.

Cosa fai nella vita oltre all'attività ciclistica?
Oltre la bici?...stiro!!!! :-) Già, proprio così, stiro! La mia famiglia gestisce un residence a Marebello di Rimini e quando sono a casa do una mano nelle pulizie degli appartamenti, ma in particolare mi "diletto" a stirare. :-) È aperto tutto l'anno, quindi c'è sempre da fare e quando torno dalle gare e soprattutto durante il periodo invernale sono sempre disponibile ad aiutare.

Qualche sogno nel cassetto da realizzare, nel ciclismo e al di fuori?
Di sogni ce ne sono tanti, il cassetto è quasi pieno! Spero di riuscire a realizzarli piano piano, magari già da quest'anno facendo una Stagione con la S maiuscola...basterebbe anche un bel risultato per poter ringraziare tutte le persone che mi sono vicine, che mi sopportano nei periodi difficili, che mi stimolano ogni giorno, e che quando salgo sulla bici li sento pedalare insieme a me!


Il sito dedicato a Laura Pisaneschi





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