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MARTA BASTIANELLI CAMPIONESSA DEL MONDO


29.9.2007




Le ambiziose aspettative della vigilia non sono proprio state deluse, anzi, il mondiale di Stoccarda si è chiuso con un vero e proprio trionfo da parte delle azzurre. Un mondiale corso quasi sempre in testa, controllato, potremmo dire dominato dalle sei atlete italiane guidate da Edoardo Salvoldi. L'ordine d'arrivo è decisamente eloquente: Marta Bastianelli campionessa del mondo, Giorgia Bronzini ottima terza e Noemi Cantele quinta dopo una corsa generosissima.

La cronaca della corsa: la gara ha cominciato ad offrire qualche spunto interessante durante il quinto dei sette giri previsti. Dopo un tentativo della basca Eneritz Iturriaga ci prova Tatiana Guderzo la quale riesce a rimanere al comando per qualche chilometro. Durante la sua fuga, poco prima della fine del quinto giro, parte del gruppo principale è vittima di un contrattempo che avrebbe potuto avere anche conseguenze peggiori. A causa del vento delle transenne cadono urtando alcune atlete tra cui Priska Doppmann, Noemi Cantele, Maribel Moreno Allue ed Edita Pucinskaite, quest'ultima a lungo bloccata a bordo strada. La favorita della vigilia Noemi Cantele, attesa da alcune compagne, si riporta in un battibaleno sul gruppo di testa.

Il sesto giro inizia con ancora la tenace Tatiana Guderzo in testa ma ormai sul punto di essere ripresa. Il gruppo ritorna compatto e sotto la spinta statunitense si allunga prima dello strappo più impegnativo del circuito. A questo punto parte l'attesa Noemi Cantele in compagnia di Amber Neben. C'è subito grande collaborazione tra le due ma il vantaggio stenta a decollare nonostante da dietro non ci si riesca ad organizzare con ordine: tirano un po' la britannica Emma Pooley, l'iberica Maribel Moreno Allue e la tedesca Eva Lutz prima del poderoso forcing di altre due tedesche, Claudia Häusler e soprattutto Hanka Kupfernagel. Il tentativo del duo di testa è ormai segnato ed a due chilometri dalla fine dell'ultimo giro il ricongiugimento è inevitabile. Ci prova subito Emma Pooley ma le azzurre sono vigilissime e Luisa Tamanini si riporta immediatamente sulla britannica.

Inizia l'ultimo giro e dopo un rallentamento in prossimità del rifornimento si fanno vedere in testa dapprima le olandesi, poi le britanniche ed infine, proprio prima della salita, Luisa Tamanini con a ruota Noemi Cantele, segno che la varesina ci proverà sicuramente ancora. Il gruppo è allungatissimo e come da copione la Cantele cerca subito di fare la differenza portandosi però a ruota la vincitrice uscente Marianne Vos, fino a quel punto ben nascosta nel gruppo. La Cantele non riesce a fare il vuoto e finito lo strappo duro il gruppetto delle inseguitrici trainato da Judith Arndt si riporta sotto.

Neanche il tempo per riorganizzare le idee e Marta Bastianelli riparte subito. La tedesca Judith Arndt, una delle favorite della vigilia (ed alla fine anche molto sfortunata visto che sarà vittima di due cadute, una delle quali a soli undici chilometri dal traguardo), sembra volersi accodare alla laziale ma perde l'attimo giusto. Mancano ancora quindici chilometri al traguardo e Marta Bastianelli è sola al comando a tirare. Da dietro provano a forzare ed a riportarsi sotto la Beltman, la Boubnenkova, la Allue, la Pooley, la Worrack con dietro la bravissima Noemi Cantele a cercare di rompere i cambi. Marta Bastianelli continua invece a pedalare con grande determinazione ed efficacia senza praticamente perdere un metro di vantaggio e più passano i chilometri più comincia a crederci: il suo vantaggio rimane quasi sempre tra i 15-20 secondi. A circa quattro chilometri dal traguardo ci prova da sola la canadese Willock ma anche il suo tentativo non ha successo. Le inseguitrici sono lanciatissime ma Marta è ormai irraggiungibile: testa bassa sul manubrio continua a tirare fino ai 50 metri dal traguardo prima di far uscire tutta la sua immensa gioia per la sua prima vittoria tra le professioniste, e che vittoria. Dopo tanti, quasi troppi piazzamenti di rilievo Marta Bastianelli è meritatamente campionessa del mondo. Emozione, tantissima emozione, incredulità e gioia dipinte sul volto della giovane laziale, in contrasto con l'amarezza dell'olandese Marianne Vos, per una volta battuta ma ancora in grado di sprintare per il secondo posto davanti alla felicissima Giorgia Bronzini, veramente brava a tenere le ruote delle migliori anche lungo un percorso piuttosto duro. Dietro di loro Svetlana Boubnenkova ed ancora un'italiana, Noemi Cantele: una vera vittoria di squadra quindi. Dieci anni dopo l'oro di Alessandra Cappellotto l'Italia può nuovamente vestirsi d'iride.

Ecco le parole di una emozionatissima Marta Bastianelli subito dopo la sua cavalcata vincente.
"Non ci credo ancora adesso, forse questa è la conferma di tutti i risultati che sono arrivati quest'anno. Mancava la vittoria ed oggi mi sentivo bene. Ho provato per spezzare un po' il gruppo e magari fare arrivare una velocista come la Bronzini in volata. È andata bene, ho insistito, ci ho creduto soprattutto negli ultimi chilometri, però se dovessi dire adesso che sono campionessa del mondo, sinceramente non ci credo."

Ed alla domanda se la sua azione era stata pianificata o meno.
"Sicuramente è stata una cosa spontanea, improvvisa perché la nostra tattica oggi era soprattutto per la meritata Cantele che ha fatto una stagione ottima. La mia era soltanto un'azione per riuscire a spezzare il gruppo, per stare lì davanti e fare un gruppetto per arrivare in volata. È stata un'azione che è andata a buon fine evidentemente perché mi sentivo bene, e ho tenuto quei pochi secondi che mi hanno fatto vincere."



Ordine d'arrivo:
  1. Marta Bastianelli (Italia) 3.46.34 (35.406 km/h)
  2. Marianne Vos (Olanda) 0.06
  3. Giorgia Bronzini (Italia)
  4. Svetlana Bubnekova (Russia)
  5. Noemi Cantele (Italia)
  6. Emma Johansson (Svezia)
  7. Marina Jaunatre (Francia)
  8. Oenone Wood (Australia)
  9. Alex Wrubleski (Canada)
  10. Emma Pooley (Gran Bretagna)






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