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Giro Donne: da Roma a San Francesco al Campo (Torino) passando per il Mortirolo


2.4.2011




Ecco le dieci tappe della corsa femminile con una Madrina straordinaria, Marina Romoli.

22° EDIZIONE DEL GIRO D’ITALIA FEMMINILE 1-10 LUGLIO 2011 TRA FASCINO E INSIDIE ECCO IL MORTIROLO
Si parte dal cuore di Roma per arrivare a San Francesco al Campo di Torino con un finale a cronometro che mancava dal 2002: un omaggio all’anniversario dell’Unità d’Italia.
Fascino e insidie, così le tappe della corsa femminile, che trova una salita storica: dopo lo Stelvio del 2010, quest’anno è la volta del Mortirolo. L’edizione 2011 ha in più una sua Madrina d’eccezione: l’atleta Marina Romoli a cui viene dedicata una tappa e che ispira la canzone “Ne ho ancora”, bandiera della corsa femminile.


E’ il Giro d’Italia Femminile nella sua 22esima edizione che, disegnato per grandi sfide, è capace di miscelare tradizione e innovazione, in un territorio che di cultura sportiva non ne è mai sazio.
La presentazione avvenuta nella suggestiva cornice dell’Autodromo Nazionale di Monza, che nel 2010 aveva ospitato la tappa conclusiva, ha visto la partecipazione del Presidente del Coni Lombardia, Pier Luigi Marzorati e del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco: “La mia è una testimonianza di gratitudine per l’impegno di tutto lo staff organizzativo e degli enti locali che credono nel Giro Donne. Il ciclismo femminile è il settore che, negli ultimi anni, continua a portare sempre più successi e medaglie anche dalle categorie delle più giovani a vocazione e a garanzia per il futuro. La Corsa femminile vivrà di sfide entusiasmanti attraversando luoghi bellissimi a dimostrazione che il ciclismo è uno strumento straordinario di valorizzazione del territorio” - conclude il Presidente Di Rocco. Presenti anche il Vice Presidente Vicario della Federciclismo, Flavio Milani e Luigi Resnati, Presidente Federale della Lombardia oltre a Ermanno Morelli.

La corsa internazionale, in programma da venerdì 1 a domenica 10 luglio, vuole omaggiare il 150esimo Anniversario dell’Unità d’Italia: partenza quindi dal cuore di Roma e gran finale a cronometro a San Francesco al Campo di Torino, una conclusione contro il tempo che mancava dall’edizione del 2002. Saranno ben 962.1 i chilometri da percorrere distribuiti lungo le dieci affascinanti tappe che attraverseranno sette regioni d’Italia: dal Lazio al Piemonte passando per Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, toccando dodici provincie italiane. Sulla carta due tappe per velociste, sei per scalatrici, una non livellata aperta a molte soluzioni ed una cronometro finale dedicata alla specialiste della disciplina. Ma c’è dell’altro nel disegno dell’edizione 2011. Il GiroDonne ritrova, a distanza di soli due anni, con la seconda tappa da Pescocostanzo a Pescocostanzo in provincia d’Aquila, l’Abruzzo, in un sali e scendi che porta addirittura nel Parco Nazionale della Maiella: “E’ un Giro d’Italia Femminile che porta con sé i valori del ciclismo come sfida, tenacia e senso di appartenenza alla grande famiglia della corsa femminile: un omaggio quindi all’anniversario dell’Unità d’Italia” – dice Giuseppe Rivolta, Direttore Generale GiroDonne.

La corsa femminile onorerà anche l’iridata Giorgia Bronzini e, la sesta frazione da Fontanellato (PR) a Piacenza (PC), per un totale di 128 km, terminerà appunto nella città natale della Campionessa del Mondo: ad attenderla un finale veloce e volante, proprio come le si addice. Eppure, sarà la tappa successiva, da Rovato (BS) a Grosotto (SO), a toccare il tempio del ciclismo ed è per chi ama le sfide in montagna: dopo Maloja, Bernina, Foscagno e Stelvio nel 2010 arriva, in questa edizione, il Mortirolo: “La sfida nelle sfide – commenta Giuseppe Rivolta – una tappa straordinaria di richiamo al ciclismo d’altri tempi nel rispetto della tradizione sportiva”.

E se GiroDonne vuol dire appartenenza, significativa è la terza tappa, da Potenza Picena a Fermo perché percorre le strade dell’atleta Marina Romoli, giovane promessa del ciclismo femminile, vittima di un incidente durante un allenamento in bicicletta e ora Madrina d’eccezione della corsa internazionale: “Marina, la sua tenacia, ha ispirato tutti noi – sottolinea Giuseppe Rivolta – Questa è la frazione, in particolare, che noi le dedichiamo e che, per topologia del percorso, chiede a tutte le atlete di non risparmiarsi fin da subito. Uno specchio della forza d’animo che molto spesso è necessaria anche nella vita”. La tappa, lunga 104.30 km presenta ben cinque gran premi della montagna.

Alla cerimonia anche il Commissario Tecnico della Nazionale Donne, Dino Salvoldi: “La prima parte del Giro porterà già ad una scrematura della classifica, mentre la seconda è per atlete più veloci. Quella conclusiva non lascia via di scampo – commenta il CT Salvoldi – Sarò presente al Giro come un osservatore ancora più interessato perché la corsa offrirà punti importanti per la qualificazione olimpica. Chiederò infatti alle atlete italiane di misurarsi sempre di più perché il Giro Donne, oltre ad essere la gara per qualità organizzativa più prestigiosa è anche la corsa in cui il confronto internazionale è elevatissimo”.

Con la sua forza instancabile e la tenacia tipica dei grandi campioni, Marina Romoli sarà Madrina della corsa. Lungo tutta la preparazione dell'evento e nelle fasi di realizzazione di Ne ho ancora, canzone che accompagnerà tutte le tappe del Girodonne, la magica presenza di cuore di questa giovane donna ha ispirato intenti e melodie, accompagnandoli inconsapevolmente verso un risultato che parla del coraggio della meta, dell'instancabile bisogno di procedere. Una volta prodotta, Ne ho ancora, veicolo magico di una determinazione speciale e luminosa, regalerà il suo ricavato all'Associazione di Marina: “Il Giro d’Italia Femminile ora ha una sua canzone e sono felice di esserne stata l’ispiratrice. Mi ritrovo nella melodia e nelle parole” - dice Marina Romoli.

Da quest’anno inoltre, il GiroDonne vanta anche una propria mascotte: Alyssa che accompagnerà la corsa per due edizioni. Nata dalla creatività del disegnatore Claudio Sciarrone, Alyssa è una ragazza semplice attenta ai bisogni dei più deboli. Da qui l’incontro fortuito in Eritrea con 1600 bimbi di una scuola e che porterà Alyssa a sostenere il progetto umanitario “Impariamo Mangiando” .

Conclusione significativa della presentazione grazie all’omaggio da parte dell’atleta Graziella Calimero che ha voluto donare al Giro d’Italia Femminile nella persona di Sara Brambilla, Organizzatrice della corsa, la Maglia Rosa da lei stessa vinta, nella sua categoria, al Giro d’Italia di Handbike del 2010.

La 22esima edizione del Giro d’Italia Femminile Internazionale ha iniziato a svelarsi e saranno tante le novità ancora da presentare ai tifosi, al pubblico. Avanti tutta, quindi perché la corsa delle donne tornerà a far parlare di sé. Collegamento sempre aperto anche sul sito di riferimento www.girodonne.it.

Ecco l’elenco delle tappe:
1 Luglio - Roma-Velletri RM    (LAZIO)  KM 86.00
2 Luglio - Pescoconstanzo AQ-Pescocostanzo AQ    (ABRUZZO)  KM 91.00
3 Luglio - Potenza Picena MC– Fermo FM    (MARCHE)   KM 104.30
4 Luglio - Forlimpopoli FC-Forlì FC    (EMILIA)    KM 101.00
5 Luglio - Altedo BO-Verona    (EMILIA-VENETO)  KM 129.00
6 Luglio - Fontanellato PR-Piacenza    (EMILIA)   KM 128.00
7 Luglio - Rovato BS-Grosotto SO    (LOMBARDIA)   KM 122.00
8 Luglio - Teglio SO-Valdidentro SO    (LOMBARDIA)  KM 70.00
9 Luglio - Agliè TO-Ceresole Reale TO    (PIEMONTE)  KM 114.80
10 Luglio -San Francesco al Campo (Cronometro)    (PIEMONTE)   KM 16.00


The Brain Farm - Ufficio Stampa GiroDonne



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